Cerca gli utenti della community

La tecnologia informatica al servizio del sistema portuale

14/08/2018

Big data e Port Community System

Anche il futuro dei traffici marittimi passa attraverso la digitalizzazione, la condivisione e l’informazione integrata. In tutto il mondo - e anche in Italia, seppur con un leggero ritardo - il circuito portuale si sta adeguando alla logica del Port Community System. Obiettivo: semplificare il passaggio di documenti, snellire la burocrazia (relativa soprattutto ai certificati di origine e quelli fitosanitari) e diminuire i tempi di permanenza della merce nei porti. Se si pensa che ogni anno vengono spediti circa 4 trilioni di dollari di merce e che l’80% viaggia per mare, è immediatamente comprensibile il peso di un simile mercato e, di conseguenza, l’importanza di eventuali tagli sui costi. 
In quest’ottica lavora, per esempio, la società danese A. P. Moller Maersk che attraverso una joint venture con Ibm sta realizzando una piattaforma digitale per fornire maggiore trasparenza al movimento delle merci e semplificarne la tracciabilità basata sulla tecnologia informatica della blockchain. 
In pratica ci si sta muovendo nella direzione dei big data e del machine learning, per rendere i porti più sicuri e automatizzati nell’immediato, ma anche più comprensibili in ottica predittiva: possedere un gran numero di dati può infatti agevolare la lettura dei flussi e dei mercati, favorendone le previsioni.  


FonteIlSole24Ore